Oftalmologia pediatrica

LA VISIONE
NEI BAMBINI

Apprendimento della visione,
Apprendimento della lettura... queste due fondamentali acquisizioni si succedono naturalmente nella vita di un bambino.
La visione si costruisce, si perfeziona dalla nascita ai quattro anni, età nella quale si sviluppa l'interesse per lo scritto. Gli specialisti hanno constatato una relazione tra la qualità della lettura e quella della visione. Che cosa succede nei diversi momenti dello sviluppo di questa? A cosa bisogna porre attenzione per verificare l'integrità della visione di un bambino? Come riuscire a garantirgli una buona vista per una buona lettura? Una buona visione è data da elementi diversi: buona acutezza visiva, buona coordinazione e buona motilità oculare.

L'acutezza visiva è condizionata dalla precisione ottica. Nella maggior parte dei casi un bambino che vede male può essere miope, ipermetrope e/o astigmatico. Responsabile è la forma geometrica degli occhi. Si dice che un occhio miope è troppo lungo, un occhio ipermetrope è troppo corto, un occhio astigmatico ha un difetto di curvatura. In realtà tutte queste definizioni servono solo a caratterizzare la relazione che esiste tra la curvatura corneale e la lunghezza del globo oculare.

La miopia è dovuta ad una anomala visione per cui l'immagine si crea davanti alla retina e non esattamente su di essa. Si dice genericamente che il bambino vede da vicino, ma non da lontano. Infatti tende a disegnare, scrivere e riconoscere le lettere tenendo gli occhi strizzati o con il naso incollato ai testi. Questi atteggiamenti sono però rivelatori di un difetto visivo solo nel 20% dei casi.

L'ipermetropia si ha quando l'immagine si forma dietro alla retina. Contrariamente ad un bambino miope, quello ipermetrope vede certamente meglio in lontananza che non da vicino. Si affatica molto ad applicarsi da vicino, al punto di lamentare mal di testa, fastidio e arrossamento agli occhi, difficoltà a mantenere a lungo l'interesse. Mentre una leggera miopia depriva immediatamente della capacità visiva per lontano, una ipermetropia lieve può passare assolutamente inavvertita. In più, se invece il difetto ipermetropico è di una certa importanza, può accompagnarsi ad uno strabismo convergente, che scompare non appena si corregge l'ipermetropia.

L'astigmatismo è prevalentemente dovuto ad una irregolarità della curvatura della cornea. Al posto di essere rotonda come una pallone da football è più simile ad un pallone da rugby. La visione è mediocre sia da lontano che da vicino. Un bambino astigmatico, quando legge alla lavagna o su un libro, confonde alcune lettere come "H", "M","N", "P", "R", "B" ecc.
Ha una visione non precisa degli oggetti.

L'astigmatismo è senz'altro il difetto visivo più diffuso, perchè sono molto rare le cornee perfettamente sferiche. Raramente inoltre è isolato, in quanto si associa a miopia e ipermetropia.

La coordinazione degli occhi, che caratterizza la visione binoculare, è importante per favorire la facoltà cerebrale di rendere unica l'immagine che i due occhi percepiscono dell'oggetto. Se per esempio i due occhi hanno difficoltà a convergere verso uno stesso punto, una lettera, una parola, un gioco, è segno di una cattiva coordinazione. Responsabile un leggero strabismo, inavvertito esteticamente. Lo strabismo fa vedere le lettere doppie. Questa situazione diventa presto insopportabile e spontaneamente il cervello neutralizza una delle immagini e il bambino utilizza per leggere un solo occhio. Tutto ciò è assai pericoloso poichè l'occhio soppresso diventa ambliope, inefficace, inutile e lo strabismo diventa manifesto.

La motilità riguarda l'ampiezza dei movimenti oculari nel seguire un oggetto che si sposta. I nostri occhi sono capaci di due tipi di movimenti: movimenti di "poursuite" lenti, ma anche di movimenti rapidi detti saccadi. Le saccadi permettono di passare da un punto di fissazione visiva ad un altro con grandissima rapidità: la stessa di un aereo supersonico che vola a 20 metri. Dopo ogni saccade l'occhio "atterra" su un punto del testo. Tutte queste facoltà sono indispensabili per imparare a leggere. Per la maggior parte dei bambini quando si parla di difetti visivi si tratta di leggere anomalie facili da correggere.

Nella prima infanzia i difetti più frequenti sono l'ipermetropia e l'astigmatismo. A quest'età della vita la miopia è rara. Generalmente compare più tardi, verso 6-8 anni. Progredisce in seguito insieme alla crescita per diventare veramente disturbante tra gli 8 e i 14 anni, per stabilizzarsi infine intorno ai 20.

IMPORTANTE:
Più una miopia si manifesta precocemente, più rischia di essere molto importante in età adulta.

GLI OCCHIALI:
Ipermetropia, astigmatismo, miopia sono difetti che si correggono molto bene dal momento stesso in cui il bambino porta gli occhiali. Al giorno d'oggi questi oggetti sono diventati accessori di moda e la maggior parte dei bambini li accetta senza più sentirsi un diverso. Le moderne montature per bambini che gli ottici propongono tengono conto della particolare morfologia e comportamento dell'età (assenza di setto nasale, orecchie delicate, giochi vivaci, movimenti inconsulti etc.), la scelta è immensa. Il principio fondamentale nella scelta di ogni montatura, al di là di colore, forma e materiale, è di considerare bene l'appoggio sul naso (ponte basso), l'appoggio sulle orecchie, l'arcata sopraciliare compresa nell'interno della montatura (frontale alto).

Ciò poichè il mondo che il bambino osserva è un mondo creato per gli adulti e nell'infanzia lo sguardo verso l'alto viene usato continuamente: se la correzione ottica non è adeguata e non consente i limiti naturali di sguardo impedisce il giusto sviluppo visivo.

STRABISMO
RIEDUCAZIONE E
CHIRURGIA


Un bambino su venti ha un difetto strabologico che va da una piccola deviazione, inavvertita esteticamente a una deviazione più importante. Lo strabismo può essere provocato da un occhio diventato ambliope, per un maggior difetto ametropico o per un difetto muscolare congenito. Le due cose sono spesso abbinate. Solo sottoponendo il bambino ad una rieducazione oculare praticata da un ortottista lo strabismo scompare in alcuni casi portando una giusta correzione ottica. Quando invece, nonostante gli occhiali e la buona ripresa visiva, non si riesce ad ottenere il giusto parallelismo oculare si renderà necessario l'intervento chirurgico. Le età in cui può essere deciso l'intervento sono diverse. In alcuni casi, per esempio nello strabismo congenito, si preferisce intervenire verso i due anni e mezzo. In altri, dopo il trattamento pre operatorio si può arrivare anche fino ai cinque anni, prima dell'inizio delle scuole. Esteticamente i risultati, a volte dopo più di una seduta operatoria, sono intorno al 98%. Sul piano della qualità della visione il successo è legato ai disturbi associati: ipermetropia, astigmatismo, miopia e ambliopia.
Ogni strabismo è comunque sempre un caso particolare, unico e necessita di un giusto approccio e di un cammino personale.


SEGNALI DI
PERICOLO IN

ETÀ DI LETTURA:


Se nella prima infanzia o durante la scuola materna non sono stati evidenziati difetti visivi, non è detto che non se ne possano scoprire in età scolare. Gli insegnanti hanno ruolo capitale nell'osservazione dell'alunno, ma altrettanta attenzione possono averne i genitori. Alcuni segnali sono importanti per decidere un consulto oculistico-ortottico:

  • frequente ammiccamento degli occhi
  • aggrottamento delle sopraccilia
  • occhi rossi, lacrimazione, fastidio
  • fatica eccessiva o mal di testa al ritorno da scuola
  • dolore nucale
  • disegno, scrittura o lettura con il naso incollato al quaderno o al libro
  • perdita facile della riga durante la lettura o lettura doppia della stessa riga o della stessa parola
  • confusione di alcune lettere
  • ridotta capacità di attenzione
  • non ricordare ciò che si è letto
  • strabismo in applicazione
  • esagerata sensibilità agli stimoli luminosi


Dott.ssa Laura M. D'amato
Dott.ssa Ortottista Elena Gilardi

 

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